Riportiamo di seguito due comunicati provenienti da Roma e Milano sullo sciopero in corso.
Anche a Milano, come nelle Carceri Turche la comunità Curda partecipa allo sciopero della fame !
ll proprio corpo e la propria vita come strumento di resistenza, poiché ogni ritardo può costare la vita
ai prigionieri politici in Turchia!
Dal 15 febbraio 2017 nel carcere di Sakrari (Smirne), e successivamente in altre 18 carceri turche,
168 prigionieri politici e prigioniere politiche hanno iniziato uno sciopero della fame a oltranza.
Con la loro azione protestano contro condizioni di carcerazione inumane e le continue vessazioni
alle quali sono sottoposti, contro gli arresti di massa arbitrari, la repressione politica e militare
della popolazione civile e l’isolamento del compagno Abdullah Òcalan.
Dopo il fallito golpe militare 45.000 persone sono state arrestate con l’accusa di aver partecipato
al golpe e di appartenere all’organizzazione di Fetullah Gùlen. Sono stati inoltre arrestati oltre
5.000 esponenti dell’opposizione. I fermi e gli arresti, in particolare di oppositori curdi, alla vigilia
del referendum costituzionale del 16 aprile continuano senza sosta. La proclamazione dello stato
di emergenza e i relativi decreti legge portano a limitazioni dei diritti garantiti dalla legge e a gravi
violazioni dei diritti umani. La prassi dell’isolamento nelle carceri, trattamenti arbitrari di ognitipo,
torture, maltrattamenti, trasferimenti improvvisi e immotivati, misure disciplinari ingiustificate, la
negazione dell’accesso a cure mediche, così come la mancata scarcerazione di prigionieri e
prigioniere in condizioni di salute gravissime, sono solo alcuni dei molti problemi in essere,
A sostegno delle richieste delle prigioniere e dei prigionieri in sciopero della fame, la Comunità
Curda in ltalia, in contemporanea con le comunità Curde in altri Paesi europei inizia dalla giornata
A Milano la comunità Curda è impegnata, come in altre Città, a sostenere, nel corso di un Presidio che si terrà
in Piazza Cordusio angolo via Mercanti, lo Sciopero della Fame:
gg. 14 e 15 Aprile dalle ore 15 alle 21
gg. 16 Aprile dalle 12 alle 17
Facciamo appello alla società e all’opinione pubblica in ltalia e in Europa, perche sostengano le
richieste dei prigionieri in sciopero della fame e non restino in silenzio: ogni ritardo costa una vita.
Miglioramento delle condizioni di carcerazione
Fine dei fermi e degli arresti legati all’aver espresso opinioni e aver svolto lavoro politico,
Fine della repressione politica e militare della popolazione
Fine dell’isolamento di Abdullah Òcalan
Comunità Curda – CUB Milano – Fed. Anarchica Milanese
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Comunicato del Presidio di Roma per lo sciopero della fame di solidarietà con le prigioniere e i prigionieri politici nelle carceri turche
Dopo quattro giorni di sciopero della fame, nella giornata di oggi, 13 aprile 2017, in concomitanza con l’inizio dello sciopero della fame a oltranza irreversibile di fronte alla sede del Comitato per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa a Strasburgo al quale prendono parte 50 dirigenti del Congresso Europeo delle Società Democratiche (KCDK-E) e molte e molti esponenti del mondo politico e della cultura, concludiamo il presidio che abbiamo indetto l’11 aprile scorso come Centro Socio-Culturale Curdo Ararat e Comunità Curda a Roma in Piazza Madonna di Loreto.
A breve partiranno presidi con scioperi della fame della Comunità Curda in altre città italiane: domani, 14 aprile, alle ore 15.00 in Piazza Castello a Torino, 10 curdi iniziano uno sciopero della fame di due giorni, il 15 aprile la Comunità Curda di Milano avvierà un’iniziativa analoga e altre città seguiranno nei prossimi giorni.
Intanto sono in corso scioperi della fame e altre iniziative di solidarietà in varie città europee e gruppi di familiari delle prigioniere e dei prigionieri, oltre che ad Amed, sono entrati in sciopero della fame a Izmir, Istanbul e Ankara.
Con il passare dei giorni si fa più grave e più critica la situazione di molte prigioniere politiche e molti prigionieri politici che stanno usando la propria vita come strumento di resistenza contro il regime dittatoriale fascista dell’AKP.
Per questo, nel ringraziare tutte e tutti coloro che hanno sostenuto il nostro presidio, in particolare medici e infermieri che hanno vigilato sulle condizioni di salute dei nostri sette compagi in sciopero della fame, desideriamo ricordare che è necessario e urgente che continui e si diffonda la mobilitazione a sostegno delle richieste delle prigioniere politiche e dei prigionieri politici in sciopero della fame, facendo nascere ovunque nuove azioni di solidarietà, di protesta e manifestazioni perché le richieste delle e degli scioperanti trovino ascolto.
Le richieste delle prigioniere e dei prigionieri in sciopero della fame sono le seguenti:
mettere fine all’isolamento delle prigioniere politiche e dei prigionieri politici, in particolare a quello del Leader del popolo curdo Abdullah Ocalan
cessazione dei maltrattamenti da parte dei guardiani durante le visite dei familiari
misure per la cura delle prigioniere e dei prigionieri malaticessazione delle violazioni dei diritti delle detenute e dei detenuti
fine dei fermi e degli arresti legati all’aver espresso opinioni e aver svolto lavoro politico
fine della repressione politica e militare della popolazione
Comunità Curda di Roma – Centro Socio-Culturale Curdo Ararat
Roma, 13 aprile 2017